«L'Italia, con il suo forte contributo all'organizzazione di questo pre-vertice, ha voluto indicare di essere pronta a svolgere un ruolo da protagonista in questa sfida mondiale della sicurezza alimentare e dell'accesso al cibo». Sono queste le parole che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha usato per chiudere il suo intervento alla Fao nel corso del pre-vertice sui sistemi alimentari tenutosi a Roma dal 26 al 28 luglio.
Il ministro ha assicurato che la preparazione dell’Italia si fonda sul dialogo avuto con gli attori del settore agricolo e agroindustriale, ma anche con gli esponenti della società civile, delle Università, delle Istituzioni, delle Organizzazioni Internazionali presenti in Italia e delle Associazioni di categoria. Con loro, ha garantito Di Maio nel corso dell’incontro, sono stati affrontati temi quali il contributo del settore privato, l'importanza di azzerare lo spreco alimentare e la priorità di avere sistemi alimentari locali che completino i sistemi alimentari globali.
Un accenno anche all’importanza che il settore ha in Italia: «L'impegno italiano per la sicurezza alimentare e la nutrizione non nasce oggi. Poggia su una cultura millenaria del cibo. In Italia il cibo è anzitutto cultura. Ma per noi e per molti altri nel mondo il cibo è anche inteso come fondamentale diritto dell'individuo».
Questi, dunque, i presupposti con cui l’Italia si presenterà a settembre a New York per il vertice delle Nazioni Unite in cui verranno discussi gli obiettivi di ecosostenibilità che i membri della Fao intendono raggiungere entro il 2030. Una sfida, a detta di Di Maio, che l’Italia sembra essere pronta a cogliere.
Fonte: La Stampa
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